Quando sta per succederci qualcosa di speciale tutto il nostro essere muta e vive l’attesa. È un crescendo di sensazioni che all’avvicinarsi dell’evento ci porta ad essere nervosi, impazienti, emozionati. . .
Così è stato per i ragazzi le le ragazze di terza media della nostra comunità. Da novembre ad aprile un continuo crescendo alla scoperta della comunicazione in gruppo, in famiglia, imparando ad ascoltare e scoprendo lo Spirito Santo attraverso i simboli della colomba, dell’acqua, del fuoco e del vento.
Poi è giunto il giorno fissato per la cresima: l’11 aprile.
Le emozioni si sono fatte più forti, l’attesa sembrava non finire mai.
Sono stati 99 cammini, 99 attese, 99 chiamate e soprattutto 99 eccomi.
Lo Spirito Santo invocato, è sceso nel silenzio di una chiesa gremita e ha ricolmato i cresimati dei suoi doni, soprattutto gli ha resi 7 volte liberi.
1. Liberi dalla confusione che non distingue il bene dal male 2. Liberi dalla superficialità.
3. Liberi dalla mancanza di senso nella nostra vita; dalla massificazione mostrandoci che ciascuno di noi è unico e irripetibile, amato in modo speciale da Dio.
4. Liberi dalla paura, dalla timidezza, dalla viltà.
5. Liberi dalle false immagini di Dio.
6. Liberi da un mondo falso di vivere la religione 7. Liberi dalla tentazione di voler decidere da soli ciò che è bene e ciò che è male.
Per maturare i doni ci vorrà il tempo di crescerli, per vederli basterà guardare i cresimati negli occhi, esprimono gioia e allegria, un modo più “inebriante” di vivere il quotidiano che contagia le persone che li stanno accanto.
Sono 99 persone meravigliose che Dio ha donato a questa comunità, capaci ormai di dare la loro personale risposta ad una chiamata e a viverla giorno per giorno.
Non ci resta che invocare lo Spirito Santo affinché accenda il loro e il nostro cuore e lo renda capace di amare, i loro e i nostri occhi affinché li renda capaci di vedere le cose meravigliose che Dio ci dona, la loro e la nostra vita affinché la renda capace di comunicare con gioia a quelli che ci sono accanto.
L'anima mia
L’anima è come il mare:
un mareggio la risalita
guarda al cielo:
l’altra la porta via
sino al profondo abisso.
Il sole si colora
quando il mare spinge
l’onda al cielo
e i chiaroscuri avvolgono
i bianchi scogli
che s’immergono
infrangendo e
offuscando le onde.
Così, come il mare è:
l’anima mia.
BRUNO FRASSON